Un approccio partecipato per la conservazione della natura: la coprogettazione come strumento di connessione tra ricerca, monitoraggio, gestione attiva e divulgazione.

Dal 1° luglio 2024, seguendo un approccio interdisciplinare e degli obiettivi condivisi, è iniziata una coprogettazione con il Parco Nazionale Gran Paradiso. Questo progetto unisce ricerca scientifica, monitoraggio, gestione e un'intensa attività di informazione e divulgazione, con l'obiettivo di coinvolgere il pubblico e promuovere una maggiore consapevolezza verso la tutela della biodiversità. Una collaborazione che mette insieme scienza e comunicazione per la conservazione della natura.

La coprogettazione è uno strumento innovativo che consente di mettere in sinergia ricerca scientifica, gestione attiva degli ecosistemi e comunicazione, con l'obiettivo di affrontare le sfide ambientali in modo collaborativo. Questo approccio permette di valorizzare competenze e prospettive diverse, creando una rete di cooperazione tra scienziati, gestori, divulgatori e cittadini. Insieme, è possibile raggiungere obiettivi comuni, come la conservazione della biodiversità e il ripristino degli habitat naturali, e promuovere soluzioni sostenibili per la tutela del territorio.

Il monitoraggio e la ricerca sulla biodiversità offrono dati preziosi, fondamentali per gestire gli ecosistemi in modo integrato. Grazie a un’accurata raccolta di informazioni, possiamo identificare le specie chiave e gli habitat prioritari, elementi cruciali per pianificare interventi di ripristino e gestione. La coprogettazione unisce queste conoscenze scientifiche con le migliori pratiche gestionali, per un approccio più coordinato e incisivo.

La comunicazione, in questo contesto, è il ponte che collega tutti gli attori coinvolti. Trasmettere in modo chiaro e coinvolgente i risultati della ricerca e le pratiche di gestione è essenziale per sensibilizzare decisori politici, gestori ambientali e il pubblico. Iniziative come la Citizen Science ed eventi a tema scientifico svolgono un ruolo chiave nel colmare il divario tra scienza e società, rendendo accessibili le scoperte e rafforzando l’impegno collettivo per la conservazione della biodiversità.